Il viaggio dei migranti
Il viaggio dei migranti è un percorso complesso intrapreso con notevole coraggio. Spesso, le circostanze insopportabili, come conflitti devastanti, persecuzioni costanti e povertà opprimente, spingono individui a lasciare le loro case e le loro comunità alla ricerca di una vita migliore. Queste persone affrontano pericoli mortali lungo le rotte migratorie, compresi viaggi su gommoni sovraffollati in mare aperto o lunghi percorsi a piedi attraverso deserti inospitali. Il loro cammino è segnato da sfide, sacrifici e sofferenze inimmaginabili, ma la loro determinazione è un testimone straordinario del potere della resilienza umana e della ricerca di speranza anche nelle circostanze più avverse. In questo viaggio, il coraggio emerge dalla disperazione, un segno del profondo desiderio di un futuro migliore e di una vita dignitosa.
"What They took with Them": I viaggi della speranza secondo UNHCR
Il video “What They Took With Them” è un’interpretazione dell’omonima poesia scritta da Jenifer Toksvig nel 2015, che trae ispirazione dalle storie e dalle testimonianze dirette dei rifugiati costretti a lasciare le proprie case e dagli oggetti che hanno scelto di portare con sé in un viaggio verso l’ignoto. Questo video prende vita grazie al contributo di Brian Sokol e del suo progetto fotografico intitolato ‘The Most Important Thing’, realizzato in collaborazione con l’UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati). Numerose fotografie di Brian sono state utilizzate per accompagnare la recitazione della poesia, affidata ad Ambasciatori di Buona Volontà dell’UNHCR e a sostenitori di spicco, tra cui Cate Blanchett, Neil Gaiman, Douglas Booth, Stanley Tucci, Chiwetel Ejiofor, Juliet Stevenson, Keira Knightley, Peter Capaldi e Jesse Eisenberg.
Questo video, condiviso in anteprima esclusiva su Facebook, è un appello a sostenere la petizione #WithRefugees dell’UNHCR, che mira a garantire ai rifugiati l’accesso all’istruzione, un rifugio sicuro e la possibilità di contribuire alla società attraverso il lavoro. La poesia di Jenifer è stata successivamente tradotta dall’UNHCR in tedesco, polacco e serbo per essere recitata in video realizzati in quei paesi. Scopriamo insieme l’emozione e la potenza di questa poesia, che offre uno sguardo diretto nelle esperienze dei migranti e nell’importanza degli oggetti che portano con sé durante il loro viaggio.